Il 27 settembre 2024 nella splendida cornice barocca del complesso monumentale dei S.S. Marcellino e Festo di Napoli, si è tenuto il XVI congresso annuale dell’Associazione Campana Glaucoma con la nutrita partecipazione dei massimi esperti italiani sul tema, coordinata magistralmente dallo staff della Studiocongres e con il prezioso supporto di molte delle principali aziende leader del settore in campo farmacologico, chirurgico e diagnostico.
Dopo tanti anni di meeting locali, nazionali ed internazionali sulla patologia glaucomatosa, è sempre più difficile trovare nuovi argomenti di ricerca, studio e/o pratici tali da stimolare un uditorio di tecnici della materia; per quanto premesso abbiamo pensato quali organizzatori dell’evento e progettatori del programma e del relativo panel, di concentrare le relazioni sulle possibili sfide quotidiane da affrontare per impedire alla malattia di progredire: “il mio paziente con glaucoma peggiora?: cosa fare?”.
Dopo il saluto del ch.mo prof. Giovanni Cennamo, il presidente dell’AsCG dr. P. Lepre ha ricordato con commozione il prof. Stefano Gandolfi tra i più importanti esperti europei di glaucoma e tra i primi e più fedeli soci onorari della nostra associazione. Dopo un caloroso abbraccio dei partecipanti il dr L. Loffredo ha chiarito quale fosse stata l’impostazione data al congresso e le sue finalità ed un benvenuto ai tanti relatori molti dei quali hanno accettato l’invito nonostante il sovrapporsi di molteplici eventi congressuali.
Il primo tema trattato ha riguardato gli ostacoli al corretto inquadramento diagnostico-clinico della malattia sia funzionali (dr: P. Brusini) che strutturali (dr. E. Martini). Il presidente della sessione, la prof.ssa Francesca Simonelli coadiuvata dal panel (dr.ssa AM. Avella e dr. A. Menna) ha introdotto gli altri temi della sessione egregiamente trattati dalla prof.ssa R. Giannini sulla superficie oculare, dalla dr.ssa P. Balestrieri sul sentito problema della collaborazione col paziente da un punto di vista del medico mentre alla dr.ssa MG. Tessitore è stato chiesto di relazionare sul medesimo tema con le competenze specifiche dei dottori in ortottica. Quale splendida chiusura della sessione inaugurale il dr. Luca Cimino ha presentato la sua lettura magistrale sulle uveiti ipertensive chiarendoci i punti di contatto e quelli di differenza dal paziente con glaucoma e riscuotendo un caloroso interessamento dei partecipanti.
La 2° sessione presieduta dal dr. F. Paolercio e con un panel di esperti (AC. Calabrò, R. Lo Schiavo, V. Pagliara e M. Verolino) ha puntualizzato aspetti fondamentali della gestione con un occhio alle novità quali l’uso dell’ intelligenza artificiale (prof. F. Oddone) di biomarkers (prof. M. Iester) delle nuove tecnologie diagnostiche angolari (dr. A. perdicchi) e la diagnosi differenziale con il vasto capitolo delle altre neuropatie, quelle non glaucomatose (prof. V. Parisi).
Il terzo segmento del congresso ha trattato dei fattori di rischio del glaucoma: il presidente (dr. PF. Marino) ha introdotto il dr. D. Sisto a cui abbiamo chiesto di trattare il provocatorio tema “oculista come fattore di rischio”; il panel della sessione (dr. F. Calabrò, C. De Marco, V. Orfeo, V. Piccirillo) ha instaurato un vivace dibattito con i successivi relatori su temi che rappresentano delle sfide quotidiane quali il glaucoma normotensivo (dr. B. Migliore), la concomitante miopia (prof. S. Miglior) e la rilevanza della familiarità nell’incidenza della malattia (dr. P. Lepre). La mattina si è conclusa con la premiazione dei lavori scientifici pervenuti ed il conferimento del titolo di socio onorario ai dr. Dario Sisto e Maurizio Taloni.
Nel pomeriggio si sono tenute le ultime tre sessioni: la prima “cosa possiamo fare dunque?” introdotta da remoto dal dr. R. Altafini coadiuvato da un perfetto panel di esperti (R. Di Lauro, A. Marino, AM. Varricchio) sulle relazioni inerenti le novità farmacologiche ( prof. MG. Uva), le interazioni tra terapia topica e sistemica (prof. M. Figus), la neuroprotezione con le evidenze attuali (prof. L. Rossetti) e quelle possibili (prof. C. Costagliola- dr. F. Matarazzo), l’utilità della terapia parachirurgica (dr. V. Russo).
Il dibattito sulla chirurgia è stato vivacissimo come sempre per il contributo di esperienza del presidente dr. A. Rapisarda e del panel che annoverava molti tra i massimi chirurghi italiani (pof. M. Lanza, P. Lepre, G. Marchini, L. Quaranta).
A chiusura del congresso si è discusso animatamente di un caso pratico di tutela medicolegale in un contenzioso di glaucoma, presentato dai dr. F. Cruciani e F. Marmo.
Infine quale novità di questo congresso, vorremmo segnalare il prezioso contributo delle aziende per il supporto prestatoci e per aver inoltre creato una postazione di drylab rivelatasi un utile training chirurgico per i colleghi più giovani ed attenti.
Nel darvi appuntamento al XVII congresso della nostra associazione, ringraziamo tutti della fattiva partecipazione e con un’idea per il prossimo tema congressuale: “l’occhio è il punto in cui si mescolano anima e corpo” (Christian Friedrich Hebbel).
Carlo Giuliani e Luciano Loffredo